La scuola. Tutta la nostra vita sociale inizia da lì. È un luogo che trasmette valore e valori preparandoci alla vita adulta.
Società civile e Istituzioni devono cooperare per rafforzare questo importante legame che ci connette all’infanzia ed al futuro delle nuove generazione.
“Dopo averne discusso insieme abbiamo pensato di impostare un dipinto che potesse esprimere, da un lato la rabbia la disperazione e la frustrazione che possono provare le vittime di tale fenomeno, attraverso colori scuri, titoli di giornali inquietanti, Social sempre più spesso veicolo di bullismo, emoticon (anche queste ultime fanno ormai parte del nostro linguaggio) e dall’altro l’ottimismo verso un futuro senza bullismo rappresentato con colori chiari e vivi e simboli di libertà e consapevolezza di esser persone libere e degne di essere amate e mai più mortificate.”
La tecnologia è a servizio dell’umanità. Una grande opportunità che serve a creare un mondo di “servizi” migliore.
Ma un “mondo migliore”, è un obiettivo che può essere perseguito combattendo l’isolamento dalla vita reale.
Il nostro mondo è uno zoo? Allora, dobbiamo sentirci tuti un po’ animali.
E se consentiamo il bullismo, impunemente e senza porvi rimedio, autorizziamo la barbarie di uno zoo molto… umano.
Il valore che attribuiamo alle azioni è soggettivo, come lo sono le conseguenze anche se devastanti.
La pace, il rispetto dell’altro e la comprensione, sono gli effetti benefici di una somma di valori umani che devono essere condivisi.
Realizzato dagli studenti del I. G. CABOTO DI CHIAVARI di Genova, il #cortometraggio è stato presentato al concorso ZeroBullismo: insieme contro il #bullismo e il #cyberbullismo.
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