Il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo deve essere affrontato in modo trasversale: punire i colpevoli non serve a proteggere le vittime.
Focalizzarsi invece su come nasce la figura del “bullo” e perché agisce, può trasformarsi in un atto di concreta prevenzione.
“Internet è il regno della libertà, una libertà molto più ampia di quelle finora conosciute, perché tale libertà è rimessa all’arbitrio di chi la esercita e di conseguenza risulta molto più pericolosa per i diritti altrui. Si rischia seriamente di incorrere in reati penali, anche solo per ignoranza.” (A.A.)
Occorre impedire con ogni sforzo che un banco vuoto si trasformi in un simulacro della memoria.
È un dovere di tutti ricordare le vittime di bullismo e di cyberbullismo affinché la consapevolezza e il senso di responsabilità, prevalgano.
La scuola. Tutta la nostra vita sociale inizia da lì. È un luogo che trasmette valore e valori preparandoci alla vita adulta.
Società civile e Istituzioni devono cooperare per rafforzare questo importante legame che ci connette all’infanzia ed al futuro delle nuove generazione.
La tecnologia è a servizio dell’umanità. Una grande opportunità che serve a creare un mondo di “servizi” migliore.
Ma un “mondo migliore”, è un obiettivo che può essere perseguito combattendo l’isolamento dalla vita reale.
Il nostro mondo è uno zoo? Allora, dobbiamo sentirci tuti un po’ animali.
E se consentiamo il bullismo, impunemente e senza porvi rimedio, autorizziamo la barbarie di uno zoo molto… umano.
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